Governo a caccia di soldi e adesso lo spread è in rampa di lancio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Governo a caccia di soldi e adesso lo spread è in rampa di lancio

Debito

L’alluvione della Romagna peserà ulteriormente su un debito pubblico che ha raggiunto un nuovo record. Presto i riflessi si potrebbero vedere sullo spread e sui titoli di Stato.

Lo spread per ora rimane sotto la soglia di guardia dei 200 punti base ma per quanto ancora? Il 19 maggio il nostro debito pubblico ha superato lo scoglio del giudizio di Moody’s con un rinvio. La più temuta delle 3 agenzia di rating ha per ora sospeso il giudizio sul debito italiano. Non si è pronunciata e ha rimandato la valutazione all’appuntamento successivo.

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Di fatto non è una bocciatura ma neanche una promozione, un giudizio sospeso, una spada di Damocle. Purtroppo la sensazione è che i prossimi sei mesi per l’Italia possano diventare molto complicati sul fronte debito pubblico, che a marzo ha toccato il nuovo record di 2.790 miliardi.

L’alluvione in Romagna potrebbe costarci fino a 6 miliardi

La tegola dell’alluvione in Romagna avrà costi altissimi. Ai soldi della ricostruzione andranno sommati quelli legati ai ristori e ai mancati introiti fiscali. Gli analisti azzardano che alla fine il costo totale possa essere tra 5 o 6 miliardi di euro. Dove trovarli? Il Governo nel consiglio dei Ministri del 23 maggio ha stanziato i primi 2 miliardi.

E adesso scatta la corsa al recupero dei fondi. Si parla di lotterie, vendita all’asta di auto confiscate alla mafia. Il Ministro Sangiuliano ha previsto l’aumento di 1 euro dei biglietti di ingresso ai musei. Sintomatica la dichiarazione del presidente Meloni: occorre raschiare il fondo del barile.

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Governo a caccia di acquirenti per oltre 20 miliardi di BTP

Intanto da luglio la BCE cesserà il riacquisto dei nostri titoli di Stato. Una volta scaduti la Banca Centrale Europea non ne riacquisterà di nuovi. Un problema in più per il MEF, il Ministero delle Finanze e dell’Economia, che dovrà trovare acquirenti per circa 23/26 miliardi di euro di BTP.

Questi titoli di Stati scadranno nella seconda parte dell’anno e non saranno riacquistati dalla BCE, quindi si dovranno trovare nuovi acquirenti. L’emissione del BTP Valore, in offerta ai risparmiatori privati nella seconda settimana di giugno, rientra in questo scenario.

La concorrenza delle banche a caccia di liquidità e il problema PNRR

Purtroppo per il Governo, le banche sono un concorrente temibilissimo. Con l’aumento dei tassi di interesse gli istituti bancari hanno ripreso la caccia ai soldi delle famiglie italiane giacenti sui conti correnti. Con un’inflazione al 7% e tassi attorno al 4%, ci sono ottime opportunità di fare utili col margine di interesse. L’ultima trimestrale record di Unicredit ne è una prova. I conti di deposito, che arrivano anche a 5 anni di durata, sono in diretta concorrenza con i BTP. E allora la caccia ai soldi per il Governo si fa veramente dura.

A questo scenario aggiungiamoci i problemi che il Governo sta vivendo sul PNRR. La commissione UE sta ancora valutando l’opportunità di dare la terza tranche, ma che alla fine arriverà, anche grazie al commissario italiano Gentiloni. Ma più di un analista scommette che la quarta non arriverà. E allora si torna alla domanda inziale: per quanto ancora lo spread rimarrà sotto i 200 punti?

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ultimo aggiornamento: 25 Maggio 2023 17:45

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